Le radici comuni
Quando si parla di arti energetiche cinesi, spesso i termini Qi Gong e Daoyin vengono usati come sinonimi. In realtà, pur essendo strettamente collegati, indicano due pratiche con caratteristiche e origini diverse. Conoscere la loro differenza aiuta a comprendere meglio il valore di entrambe.

Le radici comuni
Sia il Qi Gong che il Daoyin nascono dalla millenaria tradizione cinese, che ha sempre considerato il corpo, il respiro e la mente come un tutt’uno. Entrambe le discipline si fondano sugli stessi principi:

Il Daoyin: l’origine antica
Il termine Daoyin significa “guidare e condurre l’energia”.
Si tratta di una pratica molto antica, documentata già nei testi medici della Cina classica, e costituisce una delle basi originarie del Qi Gong moderno.
Il Daoyin si distingue per il suo approccio sistematico e terapeutico, che integra esercizi di respirazione, movimenti lenti e coordinati, automassaggi, sequenze per armonizzare gli organi interni e l’uso di strumenti tradizionali (come spada, sciabola e ventaglio).
In questo senso, il Daoyin mantiene un impianto più strutturato e metodico, strettamente legato alla Medicina Tradizionale Cinese (MTC).
Il Qi Gong: l’evoluzione moderna
Il termine Qi Gong è più recente: si diffonde negli anni ’70 in Cina, quando il governo avvia programmi ufficiali per la diffusione delle pratiche energetiche a scopo di salute pubblica. Il Qi Gong raccoglie, codifica e rinnova molte delle pratiche tradizionali, compreso il Daoyin, rendendole più accessibili e diffuse anche in Occidente.
Oggi con Qi Gong si intende un vasto insieme di esercizi che combinano:
È una disciplina molto praticata come strumento di benessere psicofisico, centratura interiore e prevenzione delle malattie.